In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore burro di karitè.
Il burro di karité è originario dell’Africa, dove tradizionalmente veniva utilizzato per massaggiare la pelle per via delle sue proprietà idratanti, lenitive e ricostruenti. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie e come scegliere il burro di karité per massaggi in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione del consumatore.
Recensione Migliori Burri di Karitè
Vediamo quali sono i migliori burri di karitè sul mercato.
Cosmetic Butters – Burro di karitè non raffinato
L’attività di Cosmetic Butters, azienda inglese specializzata nella fornitura di varie tipologie di burro all’industria cosmetica, è da sempre votata alla scelta dell’alta qualità degli ingredienti, unita al totale rispetto degli standard di sicurezza europei nella formulazione dei suoi prodotti.
Questi parametri di qualità si ritrovano anche nel burro di karitè organico non raffinato distribuito da Cosmetic Butters, naturale al 100%, è ricco di proprietà idratanti e curative dell’epidermide.
Tra gli ingredienti è stato inserito anche l’acido di cannella, potente antiossidante che svolge un’efficace azione protettiva della pelle e dei capelli contro i danni provocati dai radicali liberi.
Perfetto per l’autoproduzione di cosmetici e saponi, è un prodotto che ha un’ottima resa perché una piccola quantità di questo burro di karitè è sufficiente ad assicurarne i benefici effetti.
Solubile in olio, una volta applicato, questo burro di karitè forma una pellicola traspirante e impermeabile all’acqua, quindi è ideale anche per prevenire i danni causati dall’esposizione prolungata ai raggi solari.
Adatto a tutti i tipi di pelle, può essere usato anche sulle labbra ed è particolarmente indicato per ammorbidire e idratare in profondità i capelli secchi e maturi, sotto forma di impacco pre shampoo.
Il suo colore è giallo paglierino e la consistenza è molto diversa da quella che presenta il burro miscelato o raffinato, apparendo a tratti grumosa e poco omogenea, oltre che più solida al tatto, questa, comunque, è proprio una delle caratteristiche che consente di riconoscere un burro di karitè allo stato naturale e non trattato.
Un’altra caratteristica di questo prodotto è il suo aroma, accentuato e lievemente pungente ma perfettamente tollerato anche dalle pelli sensibili.
Anche se si tratta di un burro di karitè puro e naturale, quello di Cosmetic Butters non può definirsi un prodotto totalmente biologico, nella sua formulazione finale sono state, infatti, inserite anche sostanze antiossidanti, che hanno lo scopo di preservarne la conservazione e la resistenza alle alte temperature.
Tali sostanze, inoltre, sono funzionali a prevenire il rischio di irrancidimento, una volta aperto il barattolo, la durata del burro è di circa 12 mesi.
Nei mesi più caldi, comunque, è consigliabile conservare il burro di karitè in frigo, anche per mantenere intatta la sua consistenza naturale.
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The Soapery – Burro di karitè organico non raffinato
The Soapery, giovane e dinamica azienda con sede nel Regno Unito, propone il suo Shea butter organico in forma grezza e non trattata. La vocazione artigianale della casa produttrice si ritrova ben evidente in questo burro di filiera che risponde, come tutti gli altri prodotti The Soapery, agli standard UE di qualità e sicurezza.
Estratto a mano, seguendo metodi tradizionali, da piante coltivate in Africa occidentale, questo burro di karitè viene proposto nel suo stato originario, ovvero grezzo e non trattato chimicamente; quindi, pur non essendo un prodotto che può vantare la certificazione ufficiale di biologico’ ha sicuramente una provenienza naturale e una composizione organica al 100%.
Il colore del burro di karitè distribuito da The Soapery presenta una colorazione non omogenea, tipica dei prodotti non raffinati: predominanti le tinte di giallo e avorio con riflessi grigi, crema e arancio; non essendo trattato chimicamente, il suo odore è totalmente quello originario e potrebbe definirsi neutro o lievemente fruttato.
Tutte le vitamine e i minerali, naturalmente contenuti nel burro di karitè, sono presenti ed esplicano le loro qualità benefiche in maniera completa e sicura, dato che il prodotto proviene da piante non sottoposte a trattamenti con pesticidi o anticrittogamici.
La sua formulazione completamente organica ne permette l’utilizzo anche sulle pelli più delicate, come quella dei bambini. Ideale per idratare le mani e i capelli secchi, può essere usato anche come balsamo per le labbra.
Inserito tra gli ingredienti di composizione dei saponi naturali, deterge con delicatezza, mentre svolge un’azione addolcente e ammorbidente della pelle di tutto il corpo.
Per mantenere al meglio le sue caratteristiche, si consiglia di tenere la confezione a temperatura ambiente o, se necessario, nei mesi più caldi in frigorifero. Il burro di karitè The Soapery, infatti, ha un’elevata solubilità e si scioglie velocemente col calore delle mani, quindi richiede di essere conservato quanto più possibile in un luogo fresco e lontano da fonti di luce solare.
Molto apprezzata è la sua consistenza, meno densa di altre tipologie di burro grezzo, che permette di applicarlo in modo omogeneo sulla pelle e ha un’immediata azione ammorbidente di pelle e capelli molto disidratati.
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Naissance – Burro di karitè biologico non raffinato
La società gallese Naissance, che ha sede anche in Italia, produce questo burro di karitè nell’assoluto rispetto degli standard di qualità e sicurezza fissati dall’Unione Europea e lo distribuisce praticamente in tutto il mondo.
Certificato come biologico dalla Soil Association, che garantisce la provenienza autentica da filiere controllate, il burro di karitè è stato inserito nella lista di prodotti non testati sugli animali, conquistando il sigillo Leaping Bunny.
Realizzato seguendo criteri di eticità e sostenibilità, questo burro viene estratto manualmente da piante coltivate in Ghana, non è trattato chimicamente o meccanicamente e mantiene la sua consistenza originaria, semi solida e leggermente sgranata.
Il suo colore è giallo crema e ha un profumo naturale, vagamente nocciolato, piuttosto accentuato e persistente.
Ricco di acidi grassi insaturi e di antiossidanti naturali, ha un altissimo potere nutriente e addolcente su qualunque tipologia di epidermide, anche la più secca e sensibile; ottimo come balsamo per labbra screpolate, crea una barriera contro gli agenti esterni e previene la disidratazione e la desquamazione.
Privo di solfati e parabeni, è altamente tollerato dalle pelli sensibili e trova applicazione anche in caso di scottature solari, sulle quali svolge un effetto lenitivo e rinfrescante.
Può essere inserito tra gli ingredienti di cosmetici fai da te, come saponi, scrub, gommage e peeling, maschere pre shampoo per capelli secchi e trattamenti specifici anti aridità di viso e corpo; per mitigarne l’odore naturale, può anche essere addizionato a oli essenziali profumati.
Applicato sulle punte dopo il lavaggio, definisce l’acconciatura e lucida i capelli, riducendo l’effetto crespo.
Facilmente solubile, si scalda velocemente con le mani prima dell’applicazione, che si rivela facile e confortevole. Resiste bene anche alle alte temperature ed è possibile conservarlo a temperatura ambiente, anche nei mesi caldi.
Specialmente apprezzata dai consumatori la consistenza meno grezza rispetto ad altri prodotti dello stesso genere e la sicurezza di utilizzo, data dalla certificazione biologica.
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Come Scegliere Burro di Karitè
Il burro di karité è molto utilizzato nell’industria della dermocosmesi, per via delle sue proprietà emollienti e idratanti. Viene utilizzato per realizzare protezioni solari, dal momento che è in grado di filtrare i raggi UV, ed entra nella composizione di diverse creme antirughe e anticellulite. In Africa, il karité è indicato come “albero della salute e della giovinezza”. Se viene applicato sulla pelle con regolarità, questo prodotto può aiutare a mantenerla giovane e tonica. In caso di pelli secche e facilmente irritabili, il burro di karité può esercitare un effetto lenitivo e aiutare a formare una barriera protettiva nei confronti degli insulti esterni.
Il burro di karité può essere utilizzato anche per effettuare massaggi in caso di dolori a livello di muscoli e articolazioni. Può essere applicato utilmente anche per lenire irritazioni dovute a esposizione eccessiva al sole, ustioni, punture di insetti, cicatrici, poiché ha la capacità di ridurre il dolore e favorire i processi di guarigione della cute. Il prodotto determina effetti benefici a livello del microcircolo, aumentando l’ossigenazione dei tessuti e favorendo l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare. Grazie alla sua ricchezza in sostanze insaponificabili, il burro di karité contribuisce alla rigenerazione di elastina e collagene, garantendo tonicità ed elasticità alla pelle.
Durante una gravidanza, se viene applicato con costanza, ostacola la formazione di smagliature; durante l’allattamento, invece, riduce la comparsa di ragadi. Può essere usato con sicurezza anche nei lattanti, per lenire eritemi e bruciori dovuti al contatto della cute delicata con i pannolini. Ugualmente, può essere utilizzato nelle persone anziane o allettate, per evitare la formazione di piaghe da decubito. Anche gli sportivi utilizzano il burro di karité per massaggiare i muscoli indolenziti dalla fatica, e per ridurre i calli alle mani o ai piedi.
Può essere utile anche applicarlo come un impacco prima di utilizzare un rasoio per farsi la barba: la sua azione emolliente favorisce uno scorrimento più fluido del rasoio, riducendo la possibilità di tagliarsi. Molti lo utilizzano anche come dopobarba, sempre per via delle sue proprietà idratanti. Il burro di karité presenta anche il vantaggio di essere assorbito dalla pelle in maniera semplice e veloce, senza lasciare una sensazione di untuosità che si può sperimentare applicando altri prodotti che contengono sostanze grasse.
Il burro di karité deriva dai semi della pianta Vitellaria paradoxa (o Butyrospermum parkii), della famiglia delle Sapotaceae. La parola Butyrospermum deriva dall’unione di due vocaboli latini, che significano “seme” e “burro”,
La parola karité deriva dal termine ghariti, il modo in cui viene chiamata questa pianta in Senegal. La Vitellaria è una pianta che proviene dalla Savana Africana, non supera i quindici metri d’altezza ed è provvista di una robusta corteccia che le consente di mettersi al riparo dall’aridità e dalle importanti escursioni termiche di quei climi.
Presenta foglie a ciuffi ed è dotata di profumati fiori giallo – verdi, che fioriscono in inverno. La Vitellaria o karité è una pianta sempreverde e ha una durata di vita molto lunga: la produzione dei frutti inizia verso i quindici anni di vita e può proseguire fino a duecento anni! Perché i frutti maturino occorrono dai quattro ai sei mesi. Il frutto presenta uno o più noccioli centrali, circondati da una polpa dal sapore aspro. In molte aree dell’Africa questi frutti rappresentano un cibo tradizionale, al quale si fa ricorso soprattutto nei periodi di scarsità di altro cibo.
I semi sono circondati da un involucro marrone particolarmente duro. Il burro di karité (disponibile in forma grezza o raffinata) viene prodotto attraverso i semi. Ha un colore giallo – verde e un odore dolce. Il burro di karité presenta importanti proprietà emollienti e idratanti, perciò nei paesi Europei viene utilizzato soprattutto nella composizione di creme e cosmetici. In Africa, invece, è usato soprattutto a scopo alimentare, dal momento che rappresenta una buona fonte di grassi, ma anche medico e artigianale (per la produzione di candele e altri oggetti).
La produzione di questa pianta è importante anche ai fini della creazione di un’agricoltura sostenibile, del mantenimento delle biodiversità e dell’ostacolo alla desertificazione. I frutti sono ampiamente utilizzati in tutte le loro componenti: dopo aver estratto gli oli, gli scarti vengono impiegati come mangime per gli animali. Il lattice del karité può essere utilizzato per la produzione di colle, mentre il suo legno è un materiale eccellente per la realizzazione di mobili e altri oggetti. Il burro di karité è composto da cinque acidi grassi principali: acido oleico, acido stearico, acido linoleico, acido arachinico e acido palmitico. I primi due rappresentano da soli il 90% dei grassi totali di questo prodotto. In base alle proporzioni dei due oli principali, esistono diverse varianti di burro di karité.
Se è presente una maggiore quantità di acido stearico, il burro sarà più compatto; se invece prevale l’acido oleico, avrà una consistenza maggiormente liquida. Il burro di karité contiene anche sostanze antiossidanti: i fenoli. Questo tipo di burro contiene una quantità di fenoli pari a quella dell’olio di oliva, ed è anche ricco di vitamine liposolubili, come le vitamine A, D ed E. Il primo a parlare delle proprietà di questo prodotto fu l’esploratore Mungo Park, nel 1700, che lo descrisse come un prodotto più buono e più facilmente conservabile rispetto al burro di vacca. Quest’ultima caratteristica non è da poco, se si considera il clima arido del territorio di origine.
Nei negozi sono disponibili diverse tipologie di burro di karitè: grezzo o non raffinato, raffinato e ultra raffinato. Il primo, quello grezzo, è il burro di karitè originario, così come si presenta dopo l’estrazione e il filtraggio. L’estrazione avviene manualmente o per mezzo di macchinari e il filtraggio per mezzo di garze. Questo tipo di prodotto è facilmente reperibile nelle ONG e nelle rivendite di articoli tipicamente africani.
Chi lo sceglie lo riconosce soprattutto dal colore particolare, che può essere crema, giallo, verde o grigio, e soprattutto dall’odore caratteristico, di nocciola bruciata, che svanisce poco dopo l’applicazione. Prima di acquistarlo occorre sempre assicurarsi che il contenuto non sappia di rancido, in tal caso deve essere buttato. Tuttavia questo tipo di burro, poiché non viene sottoposto a trasformazioni artificiali, mantiene inalterate tutte le sue proprietà vitaminiche.
Per quanto concerne le altre due tipologie di prodotto, quello raffinato e quello ultra raffinato, è bene sapere che al contrario di quello grezzo vengono sottoposti a vari procedimenti chimici finalizzati ad eliminarne l’odore e il colore scuro. Questi procedimenti seppur utili ad ingentilire il composto causano però una perdita di molte sostanze naturali utili alla salute della pelle.
Il problema allora che si pone quando ci si appresta ad acquistare un burro di Karitè è quello di riuscire a distinguerne le diverse tipologie attraverso la confezione, poiché su quest’ultima difficilmente vengono riportati i tipi di lavorazione adoperati. Per questo motivo l’unico modo per conoscere cosa si sta realmente acquistando è quello di utilizzare dei campioncini di prova o ancor meglio aprire direttamente la confezione per annusarne l’odore.
Burro di Karitè più Venduto
Proponiamo una lista dei prodotti più venduti in questo momento online con i relativi prezzi.
Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Seguendo i consigli proposti è possibile scegliere il burro di karitè migliore per le proprie esigenze.