Il pelo, compagno dell’uomo fin dalla sua comparsa su questo pianeta, con l’avvicinarsi del terzo millennio è decaduto fin tanto da essere considerato superfluo. Povero pelo nessuno oramai gli riconosce più i suoi grandi meriti che ha avuto durante la lunga storia dell’umanità tanto che anche il corpo se ne è via, via disfatto!
E quei pochi rimasti, considerati appunto superflui, combattono ogni giorno con lamette, depilatori elettrici e ora con la terribile depilazione definitiva fine di ogni loro sofferenza. Se in tutto questo dobbiamo sentirci un po’ colpevoli, almeno sforziamoci di conoscere un po’ meglio questo pelo, magari scoprendo nuove simpatie e lasciando via vecchi pregiudizi. Quello che è chiamato pelo, scientificamente, è una formazione filiforme che suole crescere sulla nostra cute (ma in generale su quella di tutti gli esseri viventi).
L’essere umano, nella sua evoluzione, si è ricoperto di peli corti e di tipo setoso in quasi tutto il corpo eccetto per alcuni punti in particolare dove hanno acquisito un carattere diverso più invasivo: stiamo parlando dei capelli (quelli si tanto amati!) nella testa e dei peli nelle ascelle e nel pube. Se guardiamo la composizione chimica del pelo questo è essenzialmente una proteina, nello specifico formante dei filamenti di cheratina (prodotti dal nostro derma).
La cheratina, con un processo di migrazione dal nucleo verso l’alto e la formazione di cellule cornee, è la responsabile oltre che della formazione del pelo anche, ad esempio, di quella delle nostre unghie. Da scienziati provetti ora non ci resta che staccarci un pelo per poter osservare la sua struttura. Già ad occhio nudo ci possiamo infatti accorgere che il nostro oggetto di studio è composto da due parti principali: un bulbo detto radice (che è la parte viva) e un filamento (quello che noi poi consideriamo pelo) che si tratta appunto della stratificazione di quelle cellule cornee descritte poco sopra.
Il suo luogo di nascita è il follicolo pilifero dove è inserita la radice collegata ai vasi sanguinei e dove si trovano due importanti strutture: la ghiandola sebacea con il compito di produrre il sebo che servirà per ammorbidire la pelle e il muscolo erettile che invece è il responsabile del fenomeno chiamato “pelle d’oca”. Ultima, ma non meno importante anche da un punto di vista estetico, sarà la presenza di pigmenti che andranno a caratterizzare la colorazione del nostro pelo.
Caratteristiche
Per lungo tempo, è sembrato impossibile liberarsi definitivamente dei peli. Oggi, invece, grazie all’evoluzione della tecnologia, questa prospettiva non solo sembra possibile, ma offre una vasta gamma di soluzioni che possono essere scelte a seconda delle specifiche esigenze. Quello che è certo è che per depilarsi definitivamente occorrono una maggiore attenzione e maggiori scrupoli, perché si tratta comunque di attività più impegnative rispetto alle tecniche di depilazione tradizionali. Innanzitutto, chiunque volesse avvicinarsi alla depilazione definitiva, dovrebbe sottoporsi ad una visita dermatologica, per appurare di non avere alcuna malattia infettiva o infezione della pelle in corso.
Il dermatologo inoltre saprà consigliarvi relativamente alla tipologia di trattamento da affrontare. Ne esistono infatti molti che rispondono a ben precise esigenze: bisogna scegliere tra questi anche e soprattutto a seconda della tipologia di pelle, della quantità di peli che abbiamo, della loro velocità di riproduzione, della nostra resistenza al dolore, del tempo che abbiamo a disposizione. La maggior parte dei trattamenti, infatti, non si esaurisce certamente con una sola seduta, ma richiede una costanza e una frequenza piuttosto sostenute. Non avrebbe senso iniziare un trattamento che poi non abbiamo il tempo di seguire nella sua interezza; inoltre la discontinuità non porta ai risultati sperati. Infine, quando iniziamo a pensare alla depilazione definitiva, dobbiamo tenere in considerazione l’aspetto economico. Esistono, come detto, differenti tipologie di trattamenti che possiedono prezzi diversissimi tra loro. Cerchiamo di scegliere quello che meglio possiamo sostenere, senza eccedere e ritrovarci senza più peli, ma allo stesso tempo senza più soldi!
Tipologie
Diatermocoagulazione
Risulta essere uno dei primi metodi presentati al pubblico come la soluzione definitiva ai peli superflui. Viene chiamato anche depilazione con ago perché è proprio tramite questo che si ottiene l’effetto desiderato. Fondamento teorico della diatermocoagulazione è il principio per cui la corrente continua o ad alta frequenza, introdotta all’interno del follicolo pilifero, si trasforma in energia termica che comporta la distruzione dello stesso follicolo. A processo terminato il pelo sarà asportato semplicemente con l’utilizzo delle pinzette. Per introdurre la corrente nel follicolo si usa, come accennato poco sopra, un elettrodo sottoforma di ago che viene, generalmente, utilizzato con quattro diverse metodiche: idrolisi, termolisi, flash e blend.
Nella prima si sfrutta appunto una reazione chimica che fa produrre, tramite corrente continua, dell’idrossido di sodio responsabile della distruzione del follicolo. E’ una metodica molto efficace ma, ahimè, lentà e dolorosa. La termolisi invece sfrutta il grande calore che si forma sull’elettrodo (per questo occorrerà porre molta attenzione sulla sua schermatura per evitare cicatrici e bruciature). Flash e blend sono delle evoluzioni delle prime due metodiche cercando di migliorare i loro aspetti più negativi.
C’è da dire che la diatermocoagulazione, per dimostrarsi efficace, ha bisogno di tempi di trattamento molto lunghi proprio perché la sua azione si svolge trattando singolarmente ogni pelo. Per questo è utilizzata, per lo più, per eliminare i peli superflui di viso, pancia e dell’areola mammaria, zone quindi molto ridotte. Il maggior rischio, nell’affidarsi a questa tecnica, è di imbattersi in una poca abilità nel manovrare l’ago del tecnico, il che potrebbe facilmente provocare piccole cicatrici. Bisogna quindi essere prima di tutti sicuri dell’affidabilità del centro a cui uno si reca. Dal punto di vista economico una seduta di diatermocoagulazione costa intorno alle 50 euro ma, tenete ben presente, che ne serviranno molte di più (difficile dare un numero preciso visto che la durata dipenderà dal tipo di pelo e peluria che si dovrà eliminare).
Laser
Come abbiamo potuto constare gli svantaggi maggiori della diatermocoagulazione sono tempi lunghi d’azione e presenza di dolore nel trattamento. La tecnologia del campo estetico sembra aver trovato nell’utilizzo del laser la soluzione a questi problemi. Il funzionamento si basa sull’utilizzo di un fascio di luce che ha come bersaglio la melanina e penetrando all’interno della nostra pelle si trasforma in calore (energia termica) e distrugge il follicolo pilifero, inducendo anche ad una sua graduale atrofia (così da scongiurare una rinascita). In pratica è l’effetto che si otterrebbe con la termolisi della diatermogoagulazione con il vantaggio di una pratica indolore, veloce e soprattutto più estesa. Sono usati diversi tipi di fasci di luce (laser) tra cui i Q-Switched Nd, Alessandrite, Ruby, Neodimio-yag, Dye. Molto usato è il laser al diodo (che lavora sullo spettro dell’infrarosso) che permette di poter operare anche su pelli scure poiché non è la melanina che assorbe il raggio ma questo va direttamente a colpire il follicolo pilifero. Uno dei maggiori limiti, infatti, è per gli altri tipi di laser utilizzati quello di poter operare solo su pelli chiare (l’abbinamento di pelle chiara e peli scuri è quello in cui il risultato è più efficace) e di diventare pericolosi su derma scuro (causando bruciature, escare ecc…).
Risulta essere quindi da preferire, se possibile, l’utilizzo del laser al diodo per i minori problemi che può dare nel suo utilizzo. E’ altresì bene tenere presente, comunque, l’alta pericolosità del laser se gestito in maniera inadeguata e senza i necessari controlli del caso. Obbligatorio diventa assicurarsi, ad esempio, se sotto la cute si nascondano malattie che possano essere influenzate dal raggio di luce ma sarà, anche, importante la semplice visita dermatologica prima di iniziare il trattamento.
Poter conoscere, già in partenza, la tipologia della pelle e quella dei peli (forma, colore, dimensioni) permetterà di indirizzare al meglio e senza rischi il raggio di laser. Uno dei grandi vantaggi ulteriori del tipo a diodo è quello di non andare a interessare i tessuti circostanti al follicolo pilifero ma solo precisamente questo (così da evitare appunto le cicatrici che possono comparire con le altre frequenze di luce), mentre per gli altri tipi di laser (quelli che agiscono colpendo la melanina) ad interessare sarà appunto una zona molto più vasta compresa la pelle. Per poter favorire il corretto svolgimento del processo si renderà, spesso, opportuno tagliare i fusti dei peli così da non aver impedimenti ulteriori per il raggiungimento della radice.
Le aree che possono essere interessato dal trattamento al laser possono essere anche molto vaste (andando a colpire quasi la totalità dei peli superflui del corpo) eccetto per le sopracciglia visto la pericolosità del laser per i nostri occhi. Il numero di sedute richiesto varia, come per la diatermogoagulazione, dalla tipologia di pelo ma anche da altri fattori come il ciclo di vita di questo. Infatti il laser potrà distruggere solo i follicoli piliferi in fase di crescita e non quelli non attivi. In genere comunque saranno necessarie un numero di sedute che può variare dalle 5 alle 10, stando bene attenti ad aspettare circa un mese tra una seduta e l’altra per essere sicuri di agire sui diversi cicli di vita del pelo. Il costo di un trattamento al laser è molto più alto rispetto a quello della diatermogoagulazione attestandosi intorno ai 300 euro a seduta.
Onde elettromagnetiche
Questo tipo di tecnica è stata introdotta negli ultimi anni. Simile come concetto di base alla diatermocoagulazione, utilizza delle apparecchiature che emettono speciali onde elettromagnetiche che indeboliscono, in maniera soft, il follicolo pilifero. Indispensabile sarà l’utilizzo di un gel da spalmare sulla zona interessata e di una sonda flessibile simile ad una pinza da dove usciranno le diverse radiofrequenze che interverranno sul pelo. L’utilizzo del gel renderà ottimale la penetrazione della corrente e quindi faciliterà la distruzione della radice. Il vantaggio di questo metodo sta soprattutto nel costo, decisamente più basso rispetto alle altre tecniche: un trattamento (che dura di solito dai 15 ai 60 minuti) costa all’incirca sulle 25 euro ogni quarto d’ora. Anche in questo caso il numero e la durata delle sedute dipenderà solo ed esclusivamente dalle specifiche caratteristiche del pelo da combattere.
Blend
Questa tecnica combina la metodolgia dell’elettrolisi con quella della termolisi, tramite la quale i follicoli piliferi vengono eliminati grazie al calore prodotto da alcune vibrazioni. Il successo del trattamento dipende dallo stato di vita del pelo: esso infatti può essere in fase di crescita, di maturità o di atrofizzazione. I risultati migliori si ottengono se il pelo è in fase di crescita. Il tempo di operazione dipende da alcuni fattori, tra cui spicca principalmente la quantità di potenza utilizzata. La peculiarità di tale tecnica è comunque quella di poter miscelare la tipologia di corrente. Particolare importanza hanno i depilatori di tipo flash che agiscono in qualche decimo di secondo ed effettuano la depilazione con minor dolore.
Elettrolisi
Si tratta di una tecnica di depilazione permanente, ormai diffusa da parecchi anni e piuttosto conosciuta. Essa sfrutta la corrente galvanica, e comporta l’eliminazione del follicolo di ogni singolo pelo, rimuovendone la radice. In questa tipologia di trattamento, molto importante è la cura e la pulizia del viso. Il funzionamento è piuttosto semplice: con una lieve scarica elettrica si colpisce la radice del pelo, ostacolandone la ricrescita. Il trattamento è piuttosto economico, ha degli effetti estremamente duraturi – in molti casi definitivi – e può essere utilizzato per estirpare qualsiasi tipologia di peli, anche quelli ricurvi. Può però essere piuttosto lento e alquanto doloroso, soprattutto per le persone maggiormente sensibili.
Metodi tradizionali
Con l’arrivo della bella stagione, ma non solo in questo periodo, la preoccupazione per la depilazione cresce e si cerca in tutti i modi di affrontare questo problema nel modo più attento ed organizzato possibile. Ognuno sceglie la tecnica di depilazione che maggiormente lo soddisfa. Molte persone non si fidano ancora molto delle tecniche depilatorie definitive, frutti degli ultimi progressi tecnologici, e rimangono affezionate ai cari vecchi sistemi tradizionali. Vediamo quali sono:
Rasoio
La depilazione con il rasoio o lametta consiste semplicemente nel tagliare la parte del pelo che spunta dalla superficie cutanea. La radice del pelo non viene minimamente toccata. L’effetto di tale depilazione, assolutamente indolore, non è estremamente duraturo: il pelo ricresce velocemente ed assume un aspetto più duro ed ispido. E’ possibile utilizzare sia il rasoio a lama che quello elettrico: in entrambi i casi occorre ricorrere a delle sostanze da mettere prima sulla parte del corpo da depilare. Usate schiuma, creme o detergenti se vi depilate con il rasoio a lama; procuratevi del talco o delle polveri specifiche se utilizzate quello elettrico. Queste sostanze serviranno a proteggere in qualche modo la pelle, facendo meglio scorrere la lama ed evitando la formazione di peli incarniti o irritazioni. Il rasoio non è indicato per le parti del corpo più sensibili come inguine, viso, cosce.
Creme depilatorie
Anche per questa tipologia di depilazione, occorre specificare che la radice del pelo non viene minimamente toccata. I prodotti e le creme depilatorie agiscono grazie ad una sostanza – l’acido tioglicolico – che è in grado di indebolire fortemente la struttura della cheratina, parte essenziale del pelo. Questo acido è piuttosto aggressivo: bisogna quindi prestare attenzione a rispettare i tempi di applicazione ed evitare il contatto con occhi e viso. Questa tecnica non garantisce una depilazione duratura: il pelo rispunterà infatti dopo pochi giorni. Una buona crema depilatoria può però essere considerata anche come un ottimo agente esfolliante, in grado di rimuovere le cellule superficiali che si accumulano. La maggior parte delle creme depilatorie contiene questi elementi: olio per bambini, olio di mandorla, estratti di thè verde ed aloe, per garantire lucentezza e morbidezza alla pelle. Attenzione però! Le creme sono a PH basico e potrebbero essere mal tollerate da chi ha un PH acido. Provatele sempre in una superficie limitata del vostro corpo, per poter monitorare la vostra reazione.
Ceretta
Questa tecnica ci porta nel settore dell’epilazione, che si distingue dalla depilazione in quanto va a toccare il pelo, estirpandolo dalla radice tramite uno strappo meccanico. Risulta essere chiaro che si tratta quindi di una tecnica che ha effetti più duraturi e che è maggiormente dolorosa rispetto alle altre. La ceretta può essere effettuata a caldo o a freddo. Nel primo caso, la sostanza che entra in contatto con la nostra pelle è riscaldata con uno scaldacera, viene spalmata nella direzione del pelo e viene fatta raffreddare e solidificare. Si tratta per lo più di cere e resine che, quando si solidificano, inglobano il pelo che viene asportato con uno strappo energico. Il calore aiuta la dilatazione del follicolo pilifero ma al contempo non risulta indicato per chi soffre di vene varicose o fragilità capillare. La ceretta a freddo, invece, prevede l’applicazione di un preparato semi-solido (composto da varie sostanze tra cui il glucosio) secondo la direzione del pelo. Va poi fatta aderire una striscia di tessuto sulla pelle che va asportata con decisione contro-pelo. Lo strappo porterà via il pelo, estirpandolo sin dalla radice.
Epilatori
Si tratta di apparecchiature meccaniche che hanno una testina con dischetti o molle rotanti che, girando, prendono il pelo e lo strappano. Si utilizzano in modo molto simile ai rasoi e sono particolarmente adatte alla epilazione delle gambe. Occorre invece prestare maggiore attenzione per le zone ricche di ghiandole o particolarmente sensibili. Prima di utilizzare l’epilatore, fate un bel bagno o doccia calda, in modo da far dilatare il bulbo pilifero.
Pinzette
Questo strumento è in grado di strappare completamente il pelo, compreso il bulbo, ma ha il grande limite di riuscire a prendere solo un pelo alla volta. E’ quindi indicato per zone poco estese come sopracciglia, baffetti, etc. Il pelo va preso il più vicino possibile alla pelle e va tirato, con un movimento secco, nella sua direzione. Ricordatevi, soprattutto per l’arcata sopraccigliare, di trattare solo un pelo alla volta, onde evitare di creare degli antiestetici “buchi”. Per quanto riguarda invece i vostri baffetti, considerate che è normale che appaia, dopo la depilazione, un lieve rossore. Evitate quindi di depilarvi immediatamente prima di uscire.
Risultati Ottenibili
Dopo avere scoperto le varie metodologie d’intervento non ci resta che domandarci: funzionano veramente? Trovare una risposta a questo non è cosa semplice perché, nel presente attuale, la ricerca estetica su queste tecniche e sul loro utilizzo è ancora lontana dall’aver trovato una fine sicura. Il mercato globale, oltretutto, ci presenta quotidianamente prodotti, metodi, tecnologie che vengono fatte apparire come innovative, ultimi ritrovati miracolosi di un mondo che sfrutta, in definitiva, la nostra insicurezza su noi stessi e sul nostro aspetto.
Quello che appare più evidente e forse indicatore più di altri di questa realtà è la capacità dei metodi di depilazione definitiva di eliminare, in sostanza, i peli superflui solo per un certo periodo ma non per sempre. Il loro effetto è cioè limitato nel tempo e tutto dipende, oltre dalla tecnica con cui andiamo ad operare, dalla nostra specifica fisiologia e da quella dei nostri peli. E’ il nostro corpo che, in linea di massima, decreterà perciò la vittoria sui peli superflui e non la tecnologia, un fatto di predisposizione insomma. Mettendo a confronto i vari metodi risulta, per quanto riguarda l’efficacia, il metodo della diatermocoagulazione il più duraturo.
Si potrebbe anche dire che, per ora e per il grado di perfezionamento di queste tecniche, questo sia l’unico metodo che possa pretendere il titolo di “depilazione definitiva”. Nonostante ciò i lati oscuri sono molti perché, come abbiamo potuto vedere, i tempi d’azione lunghi e la zona d’intervento fortemente ristretta, non rendono la pratica una via comoda. Via più facile è il laser ma la sua durata è limitata e per ora si attesta, nei casi più predisposti, intorno al biennio. In definitiva è bene partire dall’idea di dover, prima o poi, rifare i conti con i nostri odiati peli superflui così da evitare cocenti delusioni o inaspettati ritorni.
Se la strada per un successo definitivo sembra alquanto ardua e improbabile quello che rimane certo è la spesa, che è in ogni caso ragguardevole. Una valutazione dei nostri effettivi bisogni diventa perciò indispensabile perché altrimenti si rischia di ritrovarsi con un insuccesso che ci beffa pure nel portafoglio. Ci dovremmo chiedere, in generale, quanto il problema dei peli superflui va ad incidere la nostra quotidianità, le nostre relazioni, il nostro successo nel mondo che ci circonda.
Non nascondiamolo siamo tutti un po’ narcisisti ma evitiamo di affogare nell’acqua a causa di qualcosa che non raggiungeremo mai. Se qualcosa c’è, un motivo ci sarà diceva qualcuno in tempi remoti ma se non ci piace, nulla vieta di toglierlo. Un po’ di utili consigli ci possono aiutare nella valutazione pre trattamento
Quanti peli abbiamo
La quantità dei peli superflui è importante per poter capire quale risultati aspettarsi dalla depilazione definitiva e non incorrere così in delusioni e aspettative non mantenute.
Quanto velocemente ricrescono i nostri peli
Risulta essere uno dei fattori più importanti da conoscere perché i trattamenti di depilazione definitiva funzionano rispetto al ciclo di vita del pelo (solo quando è attivo i metodi funzionano).
Quanto tempo potrei dedicare alla lotta al pelo superfluo
Preparatevi ad una guerra di logoramento perché i peli superflui vi conoscono meglio di qualche altro. Alcuni hanno pure ipotizzato che ci possano leggere nel pensiero e per questo né lamette né laser li hanno ancora sconfitti. Valutiamo quindi bene il tempo che abbiamo a disposizione per scegliere il metodo che più risponde alle nostre esigenze.
Il pelo superfluo ci rende la vita difficile ma la voglia di alzare un dito contro è poca? Se la pigrizia è un grande problema che ci tiene lontano da lamette e depilatori elettrici forse la depilazione definitiva può essere un’ottima soluzione. Si dovrà solo fare lo sforzo di recarsi in un centro specializzato e lasciare fare tutto nelle mani dell’estetista o del tecnico.
Quanto resistiamo al dolore
Risulta essere importante valutare molto attentamente questo aspetto per non incappare in esperienze ai limiti della tortura medievale. Se basta sfiorare una piuma per incappare in atroci sofferenze è bene stare lontani, per esempio, dalla diatermocoagulazione. In questo caso il laser sarebbe il più indicato ma non manca chi afferma di aver sentito lo stesso forti dolori, simili a delle bruciature.
Quanto possiamo spendere per combattere i peli superflui
Anche questa domanda merita una risposta pensata perché come abbiamo visto i trattamenti non sono certo economici. Per questo, i sistemi di depilazione definitiva, spesso sono accantonati in favore dei metodi tradizionali molto più economici.